Consideriamo
questo conto economico per i paesi di arrivo degli immigrati. Questa analisi va
fatta prendendo come periodo del conto, quello che comprende sia quello
relativo al trasferimento dal paese di partenza dell’immigrazione (se il paese
di arrivo ne sopporta parte dei costi), sia il tempo relativo a quello in cui
gli immigrati non sono ancora integrati nel processo lavorativo (produttivo di
capitale merce), sia quello relativo a quando lavorano (poniamo per qualche
decina di anni), sia quello quando non sono più
in grado di lavorare, secondo il criterio insulso di questo tipo di società ; allora questi immigrati sono
pensionati, residenti o no nel paese di accoglienza e a carico del paese del
loro arrivo.
Non ha
senso, se non truffaldino, considerare per questo conto economico complessivo,
solo il periodo di tempo in cui gli immigrati non sono ancora integrati nel
lavoro, con ciò astraendo dagli altri periodi di tempo della loro presenza.
Per questo
conto economico complessivo è utile fare un confronto con la normale
riproduzione di una qualsiasi popolazione, popolazione produttrice per se e per
la sua parte non produttrice anche sfruttatrice. Di questa popolazione
consideriamo nascituri prima del parto,
neonati, fanciulli e giovani prima che siano lavoratori e produttori nel
lavoro, (del quale sono la necessaria, preliminare premessa) ; questi sono
elementi necessari per il risultato del lavoro per l’esistenza di tutta la
popolazione, attiva e non attiva, compresi pensionati, malati, infortunati, in
gravidanza, ecc…
Con questa
analogia si comprende che, a lungo andare, considerando tutto il tempo di
presenza degli immigrati nel paese di arrivo (non solo quello relativo al costo
iniziale per il paese di immigrazione) , gli immigrati danno al capitale di
questo paese molto più del costo iniziale per integrarli nella produzione. Precisando : questo “costo iniziale” non è sopportato
da uno spirito santo donatore, ma dal pluslavoro dei salariati già in attività
prima della integrazione nella produzione degli immigrati. Questa è
trasformazione del plusvalore pv in capitale, ossia “ far investire gli ignudi.”
L’immigrazione fa si che l’accumulazione del capitale, questa volta, non riduce
l’esercito industriale di riserva originario, non riduce la disoccupazione
originaria, non fa aumentare i salari monetari. Allunga nel tempo il ciclo tipico
del processo di accumulazione del capitale.
In più a
questa analogia con la riproduzione di una popolazione, bisogna considerare un
altro aspetto di questo conto economico, fatto dalle borghesie dei vecchi
capitalismi. Si tratta del rapporto fra proletari in grado, come età, di
lavorare (occupati e disoccupati) e i proletari non più in grado di lavorare,
perché vecchi, secondo il demente concetto e i ritmi e gli orari di lavoro del
modo di produzione attuale. Questo rapporto è da anni in calo continuato nei
più vecchi capitalismi di occidente, soprattutto per l’aumento della durata
media di vita. Nota bene : questo calo del rapporto suddetto è la causa del
rallentamento in corso della crescita economica dei vecchi capitalismi di
occidente e comporta il loro declino relativo nel mondo. Questo rallentamento
della crescita economica si ha perché, con l’aumento dell’età media del
proletariato, una parte crescente dell’annuale prodotto di valore nuovo ( v+pv )
del lavoro vivo salariato, prodotto interno al paese di vecchio capitalismo, deve
andare alla necessaria sussistenza di tutto il proletariato ; questa è anche
condizione necessaria della sopravvivenza del capitalismo. Diminuisce così la
parte dell’annuale prodotto di valore nuovo che va all’accumulazione di
capitale ; ossia diminuiscono gli incrementi annuali di capitale costante (mezzi
di produzione) e capitale variabile v (forza lavoro, variabile da v a v+pv ),
anticipati al processo produttivo. Ossia, con l’invecchiamento del proletariato,
diminuisce la crescita annuale del valore del prodotto annuale di capitale
merce (c+v+pv) nei vecchi capitalismi di occidente. Questi, terrorizzati,
vedono in pericolo i loro attuale dominio nel mondo ; quindi cercano di frenare
il processo con il circolo emigrazione – immigrazione di proletari dai giovani
capitalismi. Ecco un'altra ragione per il vecchio capitalismo della necessità
dell’immigrazione, e quindi di avere in Africa delle condizioni per
l’emigrazione, anche se è un fenomeno politicamente rischioso. E una ragione
questa coperta con possente ipocrisia “umanitaria”, lusingando sfacciatamente i sentimenti umani
di solidarietà della specie umana, quella degli individui contemporanei e delle
generazioni passate e future. Per questa grande manipolazione “umanitaria”
occorre tacere le cause dell’emigrazione, senza contrastarle; sono cause di cui
i vecchi capitalismi neocolonialisti di occidente sono i principali
responsabili.
--- NOTA Lo schema di Marx per il conto economico (bilancio annuale) del
capitale è uno schema a due classi : borghesia e proletariato. La formula :
valore aggiunto netto = (v+pv) esprime questa ripartizione in due parti, per le
due classi, del prodotto di valore del lavoro vivo salariato, ossia durante il
tempo del conto economico. E valore aggiunto al valore dei consumi di capitale
costante (c=c1+c2, c1 logorio del capitale fisso, c2 materie prime e ausiliarie). Questo valore
c rappresenta lavoro salariato morto, passato, di esercizi antecedenti
dell’impresa del capitale ; valore trasferito nel valore del prodotto annuale
di capitale merce (c+v+pv), valore – lavoro cristallizzato in mezzi di
assorbimento di altro lavoro altrui, nuovo. Questo valore c di questi consumi, detti “intermediari “ per
la parte c2 dalla imbarazzatissima teoria economica dominante, ritorna alla
impresa del capitale sociale complessivo
per partecipare a una nuova ripartenza
di capitale anticipato (c’+v’), accresciuto dalla trasformazione in capitale di
parte del plusvalore pv dell’ultimo ciclo
; l’altra parte va nel fondo consumi fc di mezzi di consumo (di
sussistenza, lusso e dominio della classe dominante) : pv
= (dc + dv) + fc, ossia pv = arricchimento
in capitale + godimento.
Ogni teoria
scientifica schematizza e semplifica la complessità della realtà analizzata,
dichiarando ipotesi e astrazioni adottate per descriverne i rapporti e i
processi sostanziali. Le ideologie di società “aperta”, “fluida”, “liquida”
vanno benissimo contro la metodologia di analisi scientifica e vanno benissimo
per la metodologia dell’individualismo. ---
Nel
tentativo, miope, di ringiovanire la popolazione proletaria produttrice,
disponibile sul suo territorio, la borghesia europea finanzia e ha finanziato
dal 2015, con le entrate fiscali della
UE , ricevute dagli stati membri, l’operazione ONG, per la tratta di forza
lavoro verso il suo territorio. L’urgenza di contrastare l’indebolimento del
proprio dominio nel mondo è tale per il sedicente “fronte occidentale”
capitalistico, che, complessivamente nel suo insieme, deve correre il rischio
politico-sociale interno, derivante dalla difficile integrazione di un flusso
troppo intenso della immigrazione.
Un'altra
ragione di questa necessità capitalistica della immigrazione in Europa
occidentale, che è soprattutto emigrazione dall’ Africa, è che questa emigrazione
dissangua, contrasta, devia e indebolisce i nascenti movimenti di liberazione
africani dal neocolonialismo attuale, che sono fondamentalmente movimenti
panafricanisti. Non solo : questa immigrazione rafforza gli stessi paesi
neocolonialisti nella loro opera di dominio, sfruttamento, oppressione,
asservimento, saccheggio. Questo dominio costa : per sostenere la commedia dei
governi locali collaborazionisti, per le tantissime basi militari del
neocolonialismo, per i mezzi militari, per le “missioni umanitarie” a copertura
di quelle contro i movimenti panafricanisti di “ Africa libera”. Così il
continente più ricco in risorse naturali è anche il più povero in quanto a
produzione per la sua popolazione.
NOTA –
abbiamo sopra descritto un circolo chiuso, di eventi ripetuti, circolo chiuso
di cause ed effetti che si autosostiene in movimento continuato.
E un circolo
che ruota costantemente, nel quale “ogni
punto è contemporaneamente punto di partenza e di ritorno. Per cui tutta la
differenza sussiste solo per l’osservatore .
…….” (L II – “le tre figure del processo ciclico” del capitale ;
osservate da tre punti diversi di partenza ( denaro, processo produttivo,
merce), figure che si concludono con tre diversi punti di arrivo e ripartenza
del ciclo.
Marx espone
qui un aspetto della teoria marxista della conoscenza dei processi storici.
Il circolo
che ruota è questo : Invecchiamento e neocolonialismo dei vecchi capitalismi di
occidente. – Macchina del saccheggio del continente più ricco – Miseria nei
giovani capitalismi in Africa – Emigrazione di forza lavoro dai territori asserviti - Tratta di forza lavoro in
Europa occidentale.
A questo circolo di cause – effetti
aggiungiamo ora per il prossimo futuro :
aumento degli antagonismi di classe in Europa e in Africa – sviluppo
dell’internazionalismo proletario per le lotte contemporanee di liberazione
nazionale in Africa ed economiche
salariali dei proletari di ogni “razza” e nazione nei vecchi capitalismi di
occidente.